Visualizza Versione Completa : Cosa fate nella vita?
Buongiorno a tutti, ho deciso di aprire questo topic così si parla un pò di noi, dei nostri impieghi e tutto quello che volete, inerente sempre al testo. E anche un modo per sapere con chi si parla :)
Io sono un liceale, terzo anno di classico.
Io sono un odontotecnico, in attesa di una risposta per un nuovo impiego speriamo :)
Io lavoro come consulente informatico quasi tuttofare, nel senso che non si trova nessuna azienda che mi faccia specializzare su una piattaforma o su una particolare area tecnica.
Lavoro da quasi 4 anni e, di utile, tanto per confermare come in Italia il "tasso di inattività" è ancora peggio del "tasso di disoccupazione", lavoro circa 2/3 mesi all'anno nonostante sia regolarmente stipendiato.
Aggiungo: sono laureato in Ingegneria Informatica (vecchio ordinamento, 5 anni).
Ricciolotto
09-11-2010, 20:22
Io purtroppo disoccupato da quando la ditta dove lavoravo ha chiuso. Se non trovo lavoro tra un paio di mesi al massimo andrò a vivere sotto un ponte e morirò di fame
Ciao Ricciolotto, mi dispiace davvero, ma pensavo che la situazione lì al nord fosse migliore.
Ciao Ricciolotto, mi dispiace davvero, ma pensavo che la situazione lì al nord fosse migliore.
Assolutamente no, oltretutto uno degli altri fattori che faceva la differenza una volta (stipendi proporzionati, bene o male, al costo della vita) è venuto a decadere.
Adesso io che vivo a Milano, in affitto (e paghiamo 500+350 al mese io e la mia ragazza per un bilocale), guadagno più o meno quanto guadagna mio fratello in Calabria solo che lui ha iniziato a lavorare 2 anni dopo di me e sta in casa (quella della mia famiglia), quindi si intasca tutto. Risultato io che lavoro al nord non riesco a mettere da parte nulla o quasi, lui ha un conto in banca almeno 5 volte il mio.
Eh si :( è proprio vero, poi Milano è davvero cara come città, di questo passo chissà dove arriveremo. Che futuro potranno avere i nostri figli? Non c'è proprio alternativa in Italia
Eh si :( è proprio vero, poi Milano è davvero cara come città, di questo passo chissà dove arriveremo. Che futuro potranno avere i nostri figli? Non c'è proprio alternativa in Italia
Magari i nostri figli avranno prospettive migliori...
Il problema della MIA GENERAZIONE (30enni) è che guardando 10 anni avanti non vediamo un futuro e guardando alla pensione non ne parliamo...
Con tutti i contributi che versiamo, almeno il 60% lo regaliamo allo Stato...
Ti dico solo una cosa: se io andassi a chiedere un mutuo per comprare casa, mi riderebbero in faccia... In pratica siamo costretti a vivere "eternamente" in affitto come universitari... A meno che non hai le "spalle coperte" dalla famiglia che può aiutarti economicamente a comprar casa, ma è una fortuna di non tantissima gente.
Magari i nostri figli avranno prospettive migliori...
Il problema della MIA GENERAZIONE (30enni) è che guardando 10 anni avanti non vediamo un futuro e guardando alla pensione non ne parliamo...
Con tutti i contributi che versiamo, almeno il 60% lo regaliamo allo Stato...
Ti dico solo una cosa: se io andassi a chiedere un mutuo per comprare casa, mi riderebbero in faccia... In pratica siamo costretti a vivere "eternamente" in affitto come universitari... A meno che non hai le "spalle coperte" dalla famiglia che può aiutarti economicamente a comprar casa, ma è una fortuna di non tantissima gente.
E' verissimo questo, il povero resterà sempre povero, il ricco diventerà sempre più ricco. Che i nostri figli avranno prospettive migliori lo spero davvero tanto, e che siamo noi che ci immedesimiamo in loro, magari non dico tra qualche anno ma tra qualche decennio le cose cambieranno, perchè stanno spingendo le famiglie all'astrico, si campa non per sopravvivere ma bensì per dare a mangiare allo Stato a questo punto.
Ricciolotto
15-11-2010, 03:16
Ciao Ricciolotto, mi dispiace davvero, ma pensavo che la situazione lì al nord fosse migliore.
Ciao Gabry purtroppo quì è uno schifo.....non sò quante centinaia di domande ho fatto (perché la maggior parte ti dicono non ci serve nessuno e ti mandano via) tra girare e in internet. Faccio domanda per qualunque lavoro su qualunque sito trovo che ci siano annunci di lavoro ma finora nessuno mi ha mai chiamato. Oramai non sò più cosa fare se non andare a vendere un rene per tirare avanti qualche mese in più. E il bello è che puoi perdere la casa, morire di fame che a nessuno gliene frega assolutamente niente
E il bello è che puoi perdere la casa, morire di fame che a nessuno gliene frega assolutamente niente
Guarda, essendo un meridionale "emigrato" posso solo dirti che al Nord c'è un menefreghismo da Oscar...
Mi spiego, dalle mie parti ci si conosce, se uno può farti una cortesia te la fa (ma si "aspetta", nel senso che è buona educazione, che tu faccia lo stesso).
Qui tutti che si fingono interessati, quando ti vedono ridono come se fossero le persone più contente del mondo ed i 3/4 della gente non esiterenne 1 decimo di secondo a metterla in quel posto...
Purtroppo, almeno è quello che sembra a me, in Lombardia regna davvero un'ipocrisia infinita...
Umberto90
15-11-2010, 09:48
io mi sono da poco diplomato in operatore per le telecomunicazioni , ma di coninuare gli studi non se ne parla perchè non ne ho più voglia,sono andato anche una settimana al nord ma anche li come al sud non si trova niente a pensare solo che ci sono moltissimi laureati che apettano prima di me....mi servirebbe solo una botta di fortuna per svoltare pagina
io mi sono da poco diplomato in operatore per le telecomunicazioni , ma di coninuare gli studi non se ne parla perchè non ne ho più voglia,sono andato anche una settimana al nord ma anche li come al sud non si trova niente a pensare solo che ci sono moltissimi laureati che apettano prima di me....mi servirebbe solo una botta di fortuna per svoltare pagina
E se il lavoro è considerato "una botta di fortuna", pensate a come siamo ridotti...
Umberto90
15-11-2010, 10:07
secondo me è sempre il governo di oggi che ci sta distruggendo, tutto giro attorno alla politica perchè l italia è un paese meraviglioso questi ci costringono quasi ad emigrare in paesi che forse non conosciamo nemmeno la lingua...
io ad oggi non so come sarà il mio fururo...e questa è una bruttissima cosa
secondo me è sempre il governo di oggi che ci sta distruggendo, tutto giro attorno alla politica perchè l italia è un paese meraviglioso questi ci costringono quasi ad emigrare in paesi che forse non conosciamo nemmeno la lingua...
io ad oggi non so come sarà il mio fururo...e questa è una bruttissima cosa
La politica sono decenni che ha come unico scopo quello di guadagnare alle spalle dei contribuenti.
Non c'entrano destra e sinistra, fanno finta di litigare ma poi, quando ci sono decreti o leggi per aumentarsi lo stipendio o ridursi i termini pensionistici (recentemente, tra l'altro, è stato ancora diminuita la permanenza in parlamento necessaria ad avere la pensione) votano SEMPRE all'unanimità... E poi vanno in giro a moralizzare...
Io non mi devo sentire fortunato perchè lavoro, io mi devo sentire fortunato SE FACCIO UN LAVORO CHE MI PIACE E GUADAGNO BENE, ma sfortunatamente più passa il tempo, più lo stipendio rimane uguale ed il lavoro che faccio mi fa perdere entusiasmo... Mi sono laureato 3 anni e mezzo fa, lavoro da subito dopo la laurea e vengo impegnato sempre meno anche se cambio azienda perchè, arrivato ad un certo punto, mi rompo le palle a stare senza far nulla o facendo pochissimo... Ma trovo sempre le stesse situazioni nonostante premesse e promesse...
Umberto90
15-11-2010, 10:31
io sono arrivato a pensare che apparte che non ho molta esperienza sul lavoro, che non so che lavoro cercare in giro cioè ci sta gente che non ha nemmeno il diploma e sta meglio di me....cioè a me viene da disperarmi però sto ancora agli inizi è dura lo so.....ma non si campa senza lavoro
Secondo me c'è da dire solo, che l'italia non è il paese adatto per crescere economicamente, purtroppo chi oggi vuole aprirsi una ditta è vincolato, ti fanno pagare non so quante tasse INUTILI solo per cosa? per arricchirsi loro, poi tra l'altro vedo l'ispettorato di lavoro che fa sempre controlli, ma grandissimi nullafacenti e rovina famiglie perchè non fate lavorare la gente, quella gente che si sveglia la mattina presto e si rompe la schiena per portare un pò di pane a casa, no che c'entra dobbiamo sempre andare contro il cittadino e distruggerlo, perchè hai giorni nostri è così e triste ammetterlo ma è così. Io conosco amici che sono andati in America e si sono potuti creare non solo una posizione ma anche una famiglia e mi sa tanto che di questo passo andrò anch'io. Certo sicuramante la crisi ci sarà anche lì come in tanti altri posti, ma non ci saranno le tasse che ci sono in italia. Non stanno facendo altro che far scappare la gente. Voglio vedere quando arriveranno all'osso e non avranno più carne da mangiare.
Dedalox5
16-11-2010, 13:00
Sono un disoccupato xD domani mattina mercoledi 17 novembre 2010 allre 10.00 avrò un colloquio in una fabbrica di stampaggio giornali riviste e anche riviste videoludiche tipo game world e altro...Non sò perchè ma al colloquio mi faranno domande sull'elettronica che ho studiato per 3 anni e qualcosa ricordo ancora!!!Beh speriamo bene!!(ovviamente mi interessa di più stampare le riviste per i game!!!almeno posso leggerle hahaha e entrare nel mondo videoludiche non solo come player xD)
Sono un disoccupato xD domani mattina mercoledi 17 novembre 2010 allre 10.00 avrò un colloquio in una fabbrica di stampaggio giornali riviste e anche riviste videoludiche tipo game world e altro...Non sò perchè ma al colloquio mi faranno domande sull'elettronica che ho studiato per 3 anni e qualcosa ricordo ancora!!!Beh speriamo bene!!(ovviamente mi interessa di più stampare le riviste per i game!!!almeno posso leggerle hahaha e entrare nel mondo videoludiche non solo come player xD)
In bocca al lupo!
Io ne ho uno tra 2 giorni presso una società del mio attuale settore lavorativo e vedrò se ci sono possibilità di intavolare un dialogo serio. Cosa che, francamente, dubito.
champion86
16-11-2010, 14:33
Do il mio contributo alla discussione...Sono laureando in Scienze dei beni archeologici e per avere un pò di soldi in tasca, lavoro in un call center, quindi evitate di chiudermi il telefono in faccia o vi banno tutti! :D
Do il mio contributo alla discussione...Sono laureando in Scienze dei beni archeologici e per avere un pò di soldi in tasca, lavoro in un call center, quindi evitate di chiudermi il telefono in faccia o vi banno tutti! :D
Spero che almeno ti distingui dalla media di operatori che, quando hai un problema, ti danno idee idiote...
A me è capitato spesso di dover quasi insegnare io dove stanno i problemi, chiamando per ricevere assistenza...
champion86
16-11-2010, 21:07
Spero che almeno ti distingui dalla media di operatori che, quando hai un problema, ti danno idee idiote...
A me è capitato spesso di dover quasi insegnare io dove stanno i problemi, chiamando per ricevere assistenza...
Non faccio assistenza, settore commerciale.
utente cancellato
17-11-2010, 10:12
Io sono studente di un liceo scientifico, purtroppo è talmente dura (siamo rimasti in 10 in classe e abbiamo 5-6 interrogazioni a settimana) che non faccio altro oltre a studiare. Si certo, il tempo per stare un attimo su internet o farmi una partita a Wii o DS me lo trovo, ma non ho tempo per praticare sport, ho la passione per l'informatica accantonata da mesi (il progetto sarebbe di studiare il C++) e soprattutto non esco mai mai di casa, tanto che ormai faccio fatica ad abituarmi alla luce :asd:
Per fortuna è l'ultimo anno! E non ditemi che dopo è peggio, lo dicono tutti ma solo perché "hanno un sistema di riferimento solidale alla loro scuola" [cit.] (se non sparavo un po' di relativismo non ero contento :asd:)
champion86
17-11-2010, 10:57
Io sono studente di un liceo scientifico, purtroppo è talmente dura (siamo rimasti in 10 in classe e abbiamo 5-6 interrogazioni a settimana) che non faccio altro oltre a studiare. Si certo, il tempo per stare un attimo su internet o farmi una partita a Wii o DS me lo trovo, ma non ho tempo per praticare sport, ho la passione per l'informatica accantonata da mesi (il progetto sarebbe di studiare il C++) e soprattutto non esco mai mai di casa, tanto che ormai faccio fatica ad abituarmi alla luce :asd:
Per fortuna è l'ultimo anno! E non ditemi che dopo è peggio, lo dicono tutti ma solo perché "hanno un sistema di riferimento solidale alla loro scuola" [cit.] (se non sparavo un po' di relativismo non ero contento :asd:)
Te lo assicuro. Dall'anno prossimo sarà peggio. All'Università nessuno di dice niente, sarai sbattuto a destra e sinistra senza nessuna indicazione, nessun perchè, sarai solo con tasse, scadenze, esami, aule, dipartimenti, insegnanti, assistenti, dottorandi, cazzoni, tutto senza che nessuno ti dia una fottuta indicazione. Peggio ancora se vuoi trovarti un lavoro, li, immergiti nell'onda e cerca...
EDIT: Ti do un consiglio che ci diede un professore i primi giorni: "Non iniziate subito a buttarvi sui libri come capre! Girate l'Ateno, guardate dove siete, fatevi amici e relazionatevi, dopo non ne avrete più tempo e allora sarà una fortuna averlo fatto ora!"
champion86
17-11-2010, 11:25
Eh beh ma almeno lì emerge la persona. Ora come ora io non ho libertà, devo andare a casa, aprire il libro, imparare roba a memoria e il giorno dopo dirla, poi fare lo stesso e nel frattempo dimenticare le cose passate; il tutto senza essere considerato come una persona, anzi, per loro se non sai è perché non hai fatto il tuo lavoro, fine.
All'uni non sei obbligato ad andarci e, volendo, puoi mollare quando vuoi: se lo fai è per passione, non per costrizione, e in più facco finalmente quello che mi piace, che anche se so cos'è da 4 anni non ho mai potuto fare seriamente, anzi, pur essendo al "Piano Nazionale Informatica" l'unica cosa che abbiamo fatto di decente è stato Java in un corso extra scolastico!
Sarà anche peggio, ma almeno posso essere libero; magari libero di buttare la mia vita, ma libero di scegliere da me, non per imposizione dall'alto! E poi credo che ogni situazione vada valutata da sè, come tu mi dici che è un inferno ho sentito altri (un professore amico dei miei) dire addirittura che "informatica è troppo facile"...
Sei libero? Che università hai visto? Li hai orari, piani di studio da rispettare, programmi già scelti. Non hai nessuna libertà. Vero, farai cose che ti appassionano, ma non sarà tutta così. Se a scuola non ti considerano come persona, all'università come vuoi essere trattato? Sarai uno dei tantissimi studenti che guarderanno in faccia solo quando ti firmeranno il libretto. Io sono stato molto fortunato sotto questo aspetto, nel mio corso di laurea eravamo pochi, quindi bene o male i professori sapevano chi erano quei 4 stronzi che avevano davanti, se non per nome almeno di viso, e poi i miei esami erano tutti orali, quindi almeno un minimo di contatto c'era...Comunque vivitela e basati sulle tue opinioni!
Eh beh ma almeno lì emerge la persona. Ora come ora io non ho libertà, devo andare a casa, aprire il libro, imparare roba a memoria e il giorno dopo dirla, poi fare lo stesso e nel frattempo dimenticare le cose passate; il tutto senza essere considerato come una persona, anzi, per loro se non sai è perché non hai fatto il tuo lavoro, fine.
All'uni non sei obbligato ad andarci e, volendo, puoi mollare quando vuoi: se lo fai è per passione, non per costrizione, e in più facco finalmente quello che mi piace, che anche se so cos'è da 4 anni non ho mai potuto fare seriamente, anzi, pur essendo al "Piano Nazionale Informatica" l'unica cosa che abbiamo fatto di decente è stato Java in un corso extra scolastico!
Sarà anche peggio, ma almeno posso essere libero; magari libero di buttare la mia vita, ma libero di scegliere da me, non per imposizione dall'alto! E poi credo che ogni situazione vada valutata da sè, come tu mi dici che è un inferno ho sentito altri (un professore amico dei miei) dire addirittura che "informatica è troppo facile"...
Se vuoi continuare, scegli quello che vuoi fare con passione, si è vero sarà dura, ma non fare l'errore che fanno in tanti cioè come me, io me ne sono pentito tantissimo di non essere andato all'università, volevo fare medicina e chirurgia la mia passione ed essendo odontotecnico conoscevo un minimo generale di anatomia e parecchio di gnatologia, ma in fin dei conti i test d'ingresso non sono solo queste due materie, il test d'ingresso è pesante, poi per altri può essere facilissimo ( ci siamo capiti), cmq adesso mi dicono prova, prova il prox anno. Ma non è facile come sembra, una volta che esci dal giro dello studio, si deve fare uno sforzo che dire enorme e dir poco per reinserirti nello studio. Quindi io ti invito a riflettere su questa cos, fai una scelta saggia che ti garantisca un futuro e un domani un futuro alla famiglia che ti creerai.
Se vuoi continuare, scegli quello che vuoi fare con passione, si è vero sarà dura, ma non fare l'errore che fanno in tanti cioè come me, io me ne sono pentito tantissimo di non essere andato all'università, volevo fare medicina e chirurgia la mia passione ed essendo odontotecnico conoscevo un minimo generale di anatomia e parecchio di gnatologia, ma in fin dei conti i test d'ingresso non sono solo queste due materie, il test d'ingresso è pesante, poi per altri può essere facilissimo ( ci siamo capiti), cmq adesso mi dicono prova, prova il prox anno. Ma non è facile come sembra, una volta che esci dal giro dello studio, si deve fare uno sforzo che dire enorme e dir poco per reinserirti nello studio. Quindi io ti invito a riflettere su questa cos, fai una scelta saggia che ti garantisca un futuro e un domani un futuro alla famiglia che ti creerai.
Lo studio non è un viatico per crearsi il futuro. Almeno non molti degli indirizzi di studio (universitario, dico).
Ormai la laurea non è altro che un pezzo di carta di scarsa importanza, almeno in Italia. Se ha intenzione di emigrare, consiglio caldamente di valutare i percorsi di studio. In caso contrario, studiare o no cambia poco.
Lo dico io che sono laureato in ingegneria informatica e che vengo inquadrato SEMPRE come "programmatore". Se volevo fare il programmatore, mi mettevo a lavorare dopo il liceo...
Io vorrei fare quello per cui ho studiato, ad un livello più "alto", inteso nel senso "informatico" del termine.
Ma tant'è...
Chiedono la laurea in facoltà scientifiche, ormai, pure per buttare 2 dati dentro un foglio Excel... Roba da matti.
Superpinball
17-11-2010, 16:19
Per me oggi la scuola NON SERVE A NULLA.
E' solo un pezzo di carta , e puoi dire "si , ce l'ho anch'io !" ma non è certamente un lasciapassare per il mondo del lavoro .
Gli insegnanti degni di tale nome si contano sulla punta delle dita .
Io facevo l'itis , e non mi sono diplomato , tra le lacrime e la disperazione dei miei .
Ho capito che quello che volevo fare nella vita era lavorare , e non buttare soldi tra iscrizioni , libri , cazzi e mazzi per poi trovarmi ad attendere un colloquio che non arriverà mai .
Se ad oggi ho raggiunto un certo livello professionale , a tutto lo devo tranne che alla scuola .
Sono fiero di quello che ho fatto e anche se a scuola mi sono divertito ed ho imparato molte cose ( più che altro di vita ) , col senno di poi tornando indietro andrei subito a lavorare appena finita la terza media .
Abbasso la scuola , viva il lavoro !
Lo studio non è un viatico per crearsi il futuro. Almeno non molti degli indirizzi di studio (universitario, dico).
Ormai la laurea non è altro che un pezzo di carta di scarsa importanza, almeno in Italia. Se ha intenzione di emigrare, consiglio caldamente di valutare i percorsi di studio. In caso contrario, studiare o no cambia poco.
Lo dico io che sono laureato in ingegneria informatica e che vengo inquadrato SEMPRE come "programmatore". Se volevo fare il programmatore, mi mettevo a lavorare dopo il liceo...
Io vorrei fare quello per cui ho studiato, ad un livello più "alto", inteso nel senso "informatico" del termine.
Ma tant'è...
Chiedono la laurea in facoltà scientifiche, ormai, pure per buttare 2 dati dentro un foglio Excel... Roba da matti.
Ah no? Guarda ti dico una cosa in parte hai ragione, ma non mi dire che non e per crearti un futuro perchè qui sbagli. Esempio, io vado all'università, studio come un pazzo ottengo i miei risultati e mi laureo, il risultato è il seguente, tu hai studiato per un futuro, anche se hai studiato per approfondire una tua passione è pur sempre un futuro. Sei un programmatore, ma l'hai fatto un tuo percorso.
Per me oggi la scuola NON SERVE A NULLA.
E' solo un pezzo di carta , e puoi dire "si , ce l'ho anch'io !" ma non è certamente un lasciapassare per il mondo del lavoro .
Gli insegnanti degni di tale nome si contano sulla punta delle dita .
Io facevo l'itis , e non mi sono diplomato , tra le lacrime e la disperazione dei miei .
Ho capito che quello che volevo fare nella vita era lavorare , e non buttare soldi tra iscrizioni , libri , cazzi e mazzi per poi trovarmi ad attendere un colloquio che non arriverà mai .
Se ad oggi ho raggiunto un certo livello professionale , a tutto lo devo tranne che alla scuola .
Sono fiero di quello che ho fatto e anche se a scuola mi sono divertito ed ho imparato molte cose ( più che altro di vita ) , col senno di poi tornando indietro andrei subito a lavorare appena finita la terza media .
Abbasso la scuola , viva il lavoro !
Sono parzialmente d'accordo, la scuola serve, ma solo se hai tu la passione per la didattica.
Come inserimento nel mondo del lavoro, hai perfettamente ragione, ma solo se contestualizzato al lavoro in Italia.
Ah no? Guarda ti dico una cosa in parte hai ragione, ma non mi dire che non e per crearti un futuro perchè qui sbagli. Esempio, io vado all'università, studio come un pazzo ottengo i miei risultati e mi laureo, il risultato è il seguente, tu hai studiato per un futuro, anche se hai studiato per approfondire una tua passione è pur sempre un futuro. Sei un programmatore, ma l'hai fatto un tuo percorso.
Ti sbagli, Gabry.
Io ho studiato con l'intenzione di crearmi un futuro ed adesso che lavoro, a ragion veduta posso affermare che tal futuro sarebbe stato lo stesso iniziando a lavorare alla fine del Liceo.
Non ho approfondito una passione, mi sono iscritto alla "meno peggio delle teoriche strade a sbocco lavorativo migliore", ma anche questo non è servito.
Ho mandato proposte di tutti i tipi ma mi chiamano per colloqui solo quando ci sono posizioni da sviluppatore (programmatore), non l'ho scelto io. Siccome si deve pur mangiare, piuttosto che stare a piedi come sono costretti tanti a fare e ne abbiamo un esempio dichiarato anche su questo forum, ho avuto la possibilità di entrare e sono entrato anche se non mi piace.
La laurea te la chiedono, ma se analizzi quello che vai a fare, capisci come non serva a nulla, in pratica.
Di 29 esami (più 2 di lingua straniera) che ho fatto all'Univesità (laureandomi con 108, quindi nemmeno uno "schifo"), solo 2 erano di programmazione, tanti altri erano di informatica teorica (che c'entra una sega con la programmazione), matematica (in tutte le forme), fisica, chimica, elettronica etc... E per cosa ho studiato a fare? Tanto la conclusione è sempre questa: sei ingegnere informatico -> sai programmare.
Se avessi avuto le palle di fare le valigie e lasciare questa nazione di m***a (e qui lo ammetto, che non le ho avute), probabilmente adesso sarei capoprogetto magari in Nokia (i laureati della mia università ed in particolare della mia facoltà sono molto apprezzati nei paesi scandinavi proprio per la mentalità flessibile e la conoscenza di tanti temi)... Qui se ne sbattono che hai studiato tutto lo scibile scientifico.
Sarei ipocrita se dicessi che il mio lavoro è inerente alla mia laurea... La laurea è solo una sorta di "documento d'ingresso" al mondo del lavoro, valutato anche poco, per giunta, ma una volta che ti chiedono se ce l'hai, già ha fatto il suo corso ed esaurito la sua "utilità".
Ed avendo studiato una cosa che non mi fa impazzire, non sento nemmeno l'arricchimento "culturale" che ne è conseguito dall'essermi laureato, oltre a non essere soddisfatto dei risultati materiali...
Superpinball
17-11-2010, 16:53
Ah no? Guarda ti dico una cosa in parte hai ragione, ma non mi dire che non e per crearti un futuro perchè qui sbagli. Esempio, io vado all'università, studio come un pazzo ottengo i miei risultati e mi laureo, il risultato è il seguente, tu hai studiato per un futuro, anche se hai studiato per approfondire una tua passione è pur sempre un futuro. Sei un programmatore, ma l'hai fatto un tuo percorso.
Io quotidianamente leggo riviste scientifiche e di medicina , ma non mi servono per lavoro : sono per arricchire il mio bagaglio culturale ( contribuiscono anche a migliorare la scrittura e la lettura ) .
Però se tu studi da informatico , ti laurei e vai a fare il cameriere o il commesso , a che cosa ti è servita la laurea ?
Potrai un giorno che ti sarai laureato in medicina aspettare di trovare un lavoro come medico e rifiutare tutti i lavori che incontri mano mano ?
E se non dovessi trovare il lavoro per il quale hai studiato , che faresti ? Decideresti di lasciarti morire di fame o faresti il primo lavoro disponibile ?
Ricorda che non è neanche il 10 % della popolazione che fa il lavoro per il quale ha studiato : non hai mai visto gelatai con diploma da ragioniere ?
Se la scuola la prendi come una tua cultura personale , allora ben venga .
Ma non credere che andando a scuola troverai un posto di lavoro , e addirittura inerente ai tuoi studi .
Se poi ci dovessi riuscire , allora buon per te . Ma sappi che le possibilità sono infinitesimali .
Ah , c'è un'altra opzione : c'è il raccomandato di turno che prende il posto di lavoro , ma quello non ha bisogno di studiare perchè ha tutta la pappa pronta .
Io quotidianamente leggo riviste scientifiche e di medicina , ma non mi servono per lavoro : sono per arricchire il mio bagaglio culturale ( contribuiscono anche a migliorare la scrittura e la lettura ) .
Però se tu studi da informatico , ti laurei e vai a fare il cameriere o il commesso , a che cosa ti è servita la laurea ?
Potrai un giorno che ti sarai laureato in medicina aspettare di trovare un lavoro come medico e rifiutare tutti i lavori che incontri mano mano ?
E se non dovessi trovare il lavoro per il quale hai studiato , che faresti ? Decideresti di lasciarti morire di fame o faresti il primo lavoro disponibile ?
Ricorda che non è neanche il 10 % della popolazione che fa il lavoro per il quale ha studiato : non hai mai visto gelatai con diploma da ragioniere ?
Se la scuola la prendi come una tua cultura personale , allora ben venga .
Ma non credere che andando a scuola troverai un posto di lavoro , e addirittura inerente ai tuoi studi .
Se poi ci dovessi riuscire , allora buon per te . Ma sappi che le possibilità sono infinitesimali .
Ah , c'è un'altra opzione : c'è il raccomandato di turno che prende il posto di lavoro , ma quello non ha bisogno di studiare perchè ha tutta la pappa pronta .
Credere che studiando si lavori, nell'Italia di adesso, è come credere a quello che dice il Divino Otelma.
Superpinball ha ragione da vendere, in questo caso...
Se fai i miei studi, ripeto, e fai le valigie e te ne vai in Inghilterra, Irlanda, Germania o Scandinavia, allora ne vale la pena...
Se conti di restare in Italia, allora buona fortuna.
Uno dei responsabili del reparto informatico di Ing Direct, tanto per fare un esempio illustre, ha iniziato subito dopo il diploma nel loro call center, man mano è stato spostato da una parte all'altra imparando sempre di più ed ora, a 28 anni (2 in meno del sottoscritto) sta lì a "comandare", io che ho studiato, se mi prendessero, dovrei star lì sotto di lui.
Ed aggiungo che questa persona è molto capace, quindi non lo dico in termini dispregiativi, è solo per evidenziare il concetto: 1 anno di studio in più = 1 anno di esperienza sul campo in meno.
Intelligenti pauca.
Ma certamente, posso confermartelo anch'io il fatto che studiando non ottieni nulla, io sono diplomato in odontotecnico, con tanto di abilitazione e tutto ma sai perchè non posso auspicare di prendere la situazione in mano e aprirmi uno studio? Perchè oltre al fatto che la concorrenza è spietatissima, non verrai considerato per niente qui, i dottori cambieranno faccia ogni tre secondi quindi non si hanno certezze, perchè un giorno il meccanico sei tu, il prossimo invece sarà un altro, oppure fare prezzi molto più bassi della concorrenza, infatti voi da un canto avete ragione, perchè, conosco tanti laureati che fanno camerieri, commessi, ( lavori sempre dignitosi) e la laurea? Qui in italia se la sbattono nel culo, mentre come dice elrondk in altri paesi magari sarai apprezzato, sarai preso in considerazione. Per quanto riguarda le raccomandazioni qui è uno schifo davvero c'è da incazzarsi perennemente, ma non per invidia, ma per il semplice fatto che il raccomandato che non ha fatto mai niente nella vita, non ha nemmeno la vaga idea di cosa vuol dire iniziare a pensare ad un futuro perchè vive all'attimo e a come capitano le cose, avrà più fortuna, mi sto accorgendo di questo ragazzi, il menefreghista ce l'ha sempre vinta e invece uno che si rompe per raggiungere una posizione no.
utente cancellato
17-11-2010, 18:13
Lo studio non è un viatico per crearsi il futuro. Almeno non molti degli indirizzi di studio (universitario, dico).
Ormai la laurea non è altro che un pezzo di carta di scarsa importanza, almeno in Italia. Se ha intenzione di emigrare, consiglio caldamente di valutare i percorsi di studio. In caso contrario, studiare o no cambia poco.
Lo dico io che sono laureato in ingegneria informatica e che vengo inquadrato SEMPRE come "programmatore". Se volevo fare il programmatore, mi mettevo a lavorare dopo il liceo...
Io vorrei fare quello per cui ho studiato, ad un livello più "alto", inteso nel senso "informatico" del termine.
Ma tant'è...
Chiedono la laurea in facoltà scientifiche, ormai, pure per buttare 2 dati dentro un foglio Excel... Roba da matti.
Come l'hanno spiegata a me ha molto senso la cosa.
Un ingegnere informatico ha le stesse conoscenze dell'informatico, con la differenza che sono meno teoriche e più pratiche, oltre che più ampie (elettronica, chimica in primis). Il punto è che l'Italia è un mercato completamente differente dall'Europa: mentre qui l'ingegnere viene accostato all'informatico, con la possibilità di applicarsi anche a lavori di ingegneria elettronica, in Europa l'informatico va a dirigere gruppi di lavoro (mentre il programmatore è semplicemente un non laureato con doti informatiche) e l'ingegnere fa tutt'altro.
Poi sul discorso più ampio della scuola dobbiamo sempre evitare di cadere nell'errore di fare di tutta l'erba un fascio. Gli insegnanti sono quello che sono, ma questo varrebbe dappertutto, non è che noi Italiani come insegnanti siamo peggio in generale, anzi. Il problema è nel sistema, che risale ai primi del '900 e in cui le materie umanistiche sono ancora pesantemente preferite a quelle scientifiche: qual'è la differenza fra un classico e uno scientifico? Un paio di ore di matematica e il greco, fine. Un ragazzo che sa cosa vuole, che ne ha le doti e vorrebbe portarsi avanti col futuro alla fine è incoraggiato a fare una scuola di livello basso, fare tutto da autodidatta e poi all'uni soffrire per il lavoro ma con ferree conoscenze. Mentre io, che mi sono fatto 5 anni di superiori, oltretutto in uno sperimentale di informatica, ho imparato le basi del Java ma so a menadito la rivoluzione russa, il pensiero di Hegel o la vita di Foscolo cosa ne ho tratto? Niente, lo devi fare perché per accedere alle vere conoscenze devi fare così, non andrei mai in una di quelle scuole dove prendi 6 se sai scrivere il tuo Nome e Cognome, ho un certo rispetto per me stesso :asd:
Infine non ritengo la laurea un pezzo di carta, almeno non tutte. Purtroppo lo sono anche per la mentalità della gente, che spesso sceglie economia, medicina o altro in base ad aspettative economiche o perchè lo fanno gli altri, non valorizzando le proprie passioni, e così esce gente che non dovrebbe uscire. Aggiungici scienze della formazione e le altre lauree finte e se ne salvano poche...fortunatamente l'area scientifica, specialmente in alcune università come, ancora più fortunatamente, quella che al 99% frequenterò (Udine) sono ad altissimo livello e portano ad una formazione d'eccellenza anche in Europa. Ma tagliamo i fondi e vediamo quanto dura! Per fortuna la Gelmini stà per andarsene, con annesso il governo (IMHO).
EDIT: nemmeno 24 ore fa avevo cercato di farvi capire come la mia situazione sia critica a scuola, come non possa pensare a niente di peggiore e l'uni, a confronto, mi sembrerà una passeggiata.
Bene, eravamo in 10 in classe, ora si è saputo che il più bravo (che fino all'anno scorso aveva 9 e rotti in media e quest'anno nemmeno 7.5) della classe se ne va da domani. Già una situazione normalissima insomma...se non ci siete dentro non capite: magari vi hanno detto "siete in troppi, non si riesce a lavorare bene". Beh non rimanete mai meno di 20, a costo di cambiare classe! I professori impazziscono e credono che il loro compito sia solo quello di valutare, sempre oralmente e sempre richiedendovi l'eccellenza.
Credo che l'unica soluzione sia quella di passare al lato oscuro come il mio avatar...
Io invece lavoro in un supermercato, ho un part time di 4 ore ma il viaggio di andata e di ritorno dura quasi 3 ore e quindi per me equivale come lavorare 7 ore.
Adesso che si avvicina Natale diventerà ancora peggio, considerando che lavoro al magazzino vi lascio immaginare quanto sarà difficile svolgerlo :unsisi:
Come l'hanno spiegata a me ha molto senso la cosa.
Un ingegnere informatico ha le stesse conoscenze dell'informatico, con la differenza che sono meno teoriche e più pratiche, oltre che più ampie (elettronica, chimica in primis). Il punto è che l'Italia è un mercato completamente differente dall'Europa: mentre qui l'ingegnere viene accostato all'informatico, con la possibilità di applicarsi anche a lavori di ingegneria elettronica, in Europa l'informatico va a dirigere gruppi di lavoro (mentre il programmatore è semplicemente un non laureato con doti informatiche) e l'ingegnere fa tutt'altro.
Poi sul discorso più ampio della scuola dobbiamo sempre evitare di cadere nell'errore di fare di tutta l'erba un fascio. Gli insegnanti sono quello che sono, ma questo varrebbe dappertutto, non è che noi Italiani come insegnanti siamo peggio in generale, anzi. Il problema è nel sistema, che risale ai primi del '900 e in cui le materie umanistiche sono ancora pesantemente preferite a quelle scientifiche: qual'è la differenza fra un classico e uno scientifico? Un paio di ore di matematica e il greco, fine. Un ragazzo che sa cosa vuole, che ne ha le doti e vorrebbe portarsi avanti col futuro alla fine è incoraggiato a fare una scuola di livello basso, fare tutto da autodidatta e poi all'uni soffrire per il lavoro ma con ferree conoscenze. Mentre io, che mi sono fatto 5 anni di superiori, oltretutto in uno sperimentale di informatica, ho imparato le basi del Java ma so a menadito la rivoluzione russa, il pensiero di Hegel o la vita di Foscolo cosa ne ho tratto? Niente, lo devi fare perché per accedere alle vere conoscenze devi fare così, non andrei mai in una di quelle scuole dove prendi 6 se sai scrivere il tuo Nome e Cognome, ho un certo rispetto per me stesso :asd:
Infine non ritengo la laurea un pezzo di carta, almeno non tutte. Purtroppo lo sono anche per la mentalità della gente, che spesso sceglie economia, medicina o altro in base ad aspettative economiche o perchè lo fanno gli altri, non valorizzando le proprie passioni, e così esce gente che non dovrebbe uscire. Aggiungici scienze della formazione e le altre lauree finte e se ne salvano poche...fortunatamente l'area scientifica, specialmente in alcune università come, ancora più fortunatamente, quella che al 99% frequenterò (Udine) sono ad altissimo livello e portano ad una formazione d'eccellenza anche in Europa. Ma tagliamo i fondi e vediamo quanto dura! Per fortuna la Gelmini stà per andarsene, con annesso il governo (IMHO).
EDIT: nemmeno 24 ore fa avevo cercato di farvi capire come la mia situazione sia critica a scuola, come non possa pensare a niente di peggiore e l'uni, a confronto, mi sembrerà una passeggiata.
Bene, eravamo in 10 in classe, ora si è saputo che il più bravo (che fino all'anno scorso aveva 9 e rotti in media e quest'anno nemmeno 7.5) della classe se ne va da domani. Già una situazione normalissima insomma...se non ci siete dentro non capite: magari vi hanno detto "siete in troppi, non si riesce a lavorare bene". Beh non rimanete mai meno di 20, a costo di cambiare classe! I professori impazziscono e credono che il loro compito sia solo quello di valutare, sempre oralmente e sempre richiedendovi l'eccellenza.
Credo che l'unica soluzione sia quella di passare al lato oscuro come il mio avatar...
L'Italia necessita di cambiare registro...
Non è solo un problema delle scuole o del mondo del lavoro: sapete quante persone si iscrivono all'università tanto per non rimanere a spasso?
Oppure quante persone vanno in giro per la città a vedere una determinata zona e si iscrivono all'università più vicina senza nemmeno guardare quali facoltà ci sono dentro!?
Sono numeri spropositati e sono un altro mezzo di valutazione della situazione attuale.
Grazie al cavolo che andiamo a rotoli...
Io sono un Operatore Tecnico in ospedale
Come lavoro mi piace anche se purtroppo si lavora anche di notte!!!
Darklight
07-03-2011, 01:19
Io studio grafica e impaginazione, avrei dovuto fare anche un altro corso di web design, ma la regione ha ben pensato di annullarlo perchè non gli fruttava economicamente :D (10 studenti non avrebbero pagato a sufficienza a quanto pare:D) Nonostante ciò ho studiato per conto mio soprattutto per passione, web design ed html. Anche se il mio diploma finale sarà semplicemente quello di grafico impaginatore ..
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